Dopo 15 anni di festival (e 5 di associazione) l’edizione 2017 del Pisa Folk Festival - dal 31 maggio al 3 giugno - si immerge nelle acque del Mediterraneo e nelle tradizioni dei suoi viaggiatori e migranti.
“Che cos’è il Mediterraneo? Mille cose insieme. Non un paesaggio, ma innumerevoli paesaggi. Non un mare, ma un susseguirsi di mari. Non una civiltà, ma una serie di civiltà accatastate le une sulle altre. Viaggiare nel Mediterraneo [...] significa sprofondare nell’abisso dei secoli, [...] significa incontrare realtà antichissime, ancora vive, a fianco dell’ultramoderno [...].
Tutto questo perché il Mediterraneo è un crocevia antichissimo. Da millenni tutto vi confluisce, complicandone e arricchendone la storia.”
(Fernand Braudel, Il Mediterraneo)
Mediterraneo, viaggi, migrazioni. Queste tre parole compongono il tema del Pisa Folk Festival di quest’anno: la migrazione come viaggio, un viaggio in cui le proprie radici si lasciano e allo stesso tempo si portano con noi, per lasciarle poi contaminare dal luogo che ci ospita e dalle tradizioni degli altri migranti che si incontrano lungo la strada.
E Pisa, in qualche modo, è un luogo simbolico, dove culture, tradizioni e radici si incontrano e a volte si mescolano. Grazie all’Università, studenti di tutta Italia e di tutta Europa portano in questa piccola cittadina i loro sapori e colori trasformandola in una grande città: varia, ricca, accogliente, viva e divertente come non potrebbe essere senza questa ricchezza “da fuori”. Ma allo stesso tempo questi molti nuclei di migranti rimangono separati tra loro e dai residenti.
Da questa percezione nasce, nel 2002, dalla lista studentesca “Sinistra Per…”, il primo Pisa Folk Festival. Un appuntamento che negli anni ha preso forza fino a quando, esattamente 10 anni dopo, è diventato l’associazione Pisa Folk.
Tra pochi giorni l’Associazione e il Festival festeggiano il loro quinto e quindicesimo compleanno e lo fanno rendendo omaggio al Mediterraneo e ai viaggiatori e migranti che nella piccola Pisa li hanno fatti diventare grandi.
Dal 31 maggio al 3 giugno conferenze, concerti, spettacoli teatrali, buon cibo e buon vino invaderanno Pisa, per (ri)scoprire insieme storie, musiche, parole e sapori di tradizioni regionali che si muovono conservando, non sempre intatte, le tradizioni della terra da cui sono partiti.
Dalla vita degli studenti fuori sede con i ragazzi di Casa Surace, fino alle contaminazioni tra Salento e Aragona del progetto Dos Tierras, passando per l’Albania e non solo. Il programma è ricco, vario e sempre gratuito: noi ci saremo, con orgoglio, perché yStudium è media partner della Quindicesima edizione del Pisa Folk Festival.