Dopo Samantha Cristoforetti, che per 4 mesi ci ha raccontato la vita nello spazio via Twitter, ora abbiamo anche Philae Lander, il robot della missione Rosetta.
Tra sabato 13 e domenica 14 giugno il robot Philae, atterrato a novembre sulla cometa 67P si è risvegliato dopo 7 mesi di silenzio e la notizia è arrivata al mondo con un tweet “direttamente” da lui
Hello Earth! Can you hear me? #WakeUpPhilae
— Philae Lander (@Philae2014) June 14, 2015
Rosetta è una navetta (e per estensione il nome della missione) dell’Agenzia Spaziale Europea. Partita nel 2004 per accompagnare il lander Philae sulla cometa 67P, a più di 300 milioni di chilometri dalla Terra, è arrivata a destinazione dopo 10 anni. Lo scopo dell’esperimento è raccogliere informazioni sulle comete anche per verificare l’ipotesi che la vita sia arrivata sulla Terra grazie a loro. Il lander ha avuto qualche problema di ancoraggio sulla superficie e probabilmente è caduto in un crepaccio, perdendo il contatto con la luce del sole che doveva alimentarlo. Dopo le prime analisi, per 7 mesi silenzio assoluto, poi il sole è tornato a illuminare Philae.
Per quanto la notizia sia grandiosa per i progressi che questo studio potrebbe portare, quello che affascina me è come l’Agenzia lo sta comunicando.
Prima di tutto esiste un sito: semplice, carino, accattivante. Tra le 5 voci del menù principale una è “For Media” e un’altra “For Kids”: l’Agenzia Spaziale Europea ha un sito dedicato ai bambini con voci di menù come “Lab” e “Divertimento”.
Inoltre c’è uno studio grafico: il risveglio di Philae è comunicato anche attraverso un simpatico disegnino (sicuramente preparato in anticipo) che riprende la grafica di cartoni animati creati per raccontare la missione.
E poi c’è Twitter, meraviglioso e sconvolgente: il robot e l’agenzia spaziale comunicano tra loro attraverso Twitter, come genitori e figlio, in maniera simpatica e umana.
Sarò una sentimentale, ma questa cosa mi ha sconvolto e riempito di emozione.
Pensate cosa significa per i bambini: chi non vorrebbe lavorare con e per la scienza con questi esempi?
Bravi, bravi, bravi: questo è il social web, a dispetto degli imbecilli di Umberto Eco.
Brava Samantha Cristoforetti perché oltre a tutto il resto è stata anche una formidabile divulgatrice, bravi tutti gli scienziati che capiscono quanto sia importante comunicare bene usando tutti gli strumenti a loro disposizione.
Grazie a tutti.