In questa calura estiva mi tornano alla mente le storie di Luca, Project Manager de no’artri, i suoi consigli e soprattutto le sue metafore. Ve le ricordate? Che ne dite di un ripassino? Sotto l’ombrellone è anche meglio: sarete l’invidia del vicino con Novella 2000.
Il PM de no’arti esordì parlando di donne incinte che hanno un obiettivo (partorire), che hanno dei tempi precisi (9 mesi, più o meno) e che arrivano a un risultato (che, come minimo, almeno a loro piace). Mentre fanno tutto questo, per altro, delegano moltissimo.
Quindi? Mi pare chiaro: tutte le donne incinte sono Project Manager!
O no?
Che io però non ho ancora ben capito. Si bevono caffè, si chiacchiera, si coinvolge, si verifica e si controlla.
Poi pare che ci siano anche di mezzo dei clienti (e il capire cosa vogliono e poi il farlo capire anche a loro) e anche dei soldi. Ma mi sembrano cose decisamente meno importanti!
Incredibilmente c’è stato un post che parlava del pane. O almeno cominciava… Poi però il Project Manager de no’artri si è messo a parlare di pianificazione, previsioni, calcoli, incompatibilità e priorità. Ma io pensavo ancora alla schiacciata e mi sono persa!
Qui, invece, si parla di amore. Incondizionato. Per un tizio che si chiama Ambito… Pare che prima ci siano state storie trabuscate con un altro tizio chiamato Cliente che pretendeva sempre qualcosa di più e finiva per sfondare il budget familiare. Anche questo è poco chiaro, ma mi pare di aver capito che Luca era poi felice con Ambito. E questo è importante.
Pare che la storia d’amore con Ambito continui a gonfie vele, perché qui siamo in piena notte e i due si litigano la coperta. Poi però capisci che è di nuovo una metafora e il Project Manager, invece che con la coperta, lotta affannosamente per far stare il suo progetto dentro a tre tipi di vincolo: costi; tempi e qualità.
Ce la farà?!
Non è più notte, è il weekend e ormai la nostra rodata coppia è nel tunnel della suocera. Per quanto programmino, si organizzino e pianifichino, sembra sempre che qualcosa sfugga ai tempi. E guarda caso è sempre la suocera. Tanto vale non programmarla nemmeno, no?
Meno metafore e più concretezza: qui si parla di conflitti, gente! C’è un project manager che ha a che fare con clienti con l’emotività di un bambino sulle montagne russe. Il consiglio di Luca?! Urlargli tutti i problemi nell’orecchio solo e unicamente quando il carrello è in mezzo all’adrenalinica discesa. Altrimenti sarà una tragedia!
Momento amarcord. Luca comprava i pomodori per la mamma e ci faceva la cresta. Poi ci prendeva le legnate.
Pare che mentre lui si sentiva già un Project Manager in grado di gestire il budget e quindi usufruire liberamente del resto, nessuno avesse informato la sua mamma. Son cose che ti segnano ;(
Ci siamo: il grande giorno è giunto. Luca e Ambito si sposano e, come tutti, hanno un problema di gestione degli inviti. I loro parenti - pare che Ambito si chiami Stakeholder di cognome - son tutti interessati a presentarsi o a sapere com’è andata, e vanno gestiti, ‘un ce n’è.
Questa carrellata è stata illuminante, credo di aver capito tutto. Mi è rimasto solo un dubbio: ma il figliolo del primo capitolo, di chi era?
[Correva l'anno 2016 e io e Luca collaboravamo alla gestione di un cliente un po' complicato. Ci siamo divertiti e io ho imparato un sacco di cose su come fare la Project Manager. Sono passati 5 anni e ancora ricordo con piacere e un sacco di divertimento - l'ansia per fortuna l'ho rimossa - quel periodo. Non potevo non riportare in auge questo e di conseguenza tutti gli altri buffissimi articoli di Luca!]