Oggi ti parliamo di tre aspetti fondamentali con cui fare i conti quando devi costruire un blog aziendale: le categorie, i tag e la SEO. Forse sono concetti che non conosci ancora, oppure ne hai sentito parlare ma non sai bene a cosa si riferiscono. Niente panico: alla fine di questo post ti sembreranno elementi un po' meno sconosciuti e un po' più intuitivi.
In ogni caso, si tratta di passaggi importanti perché determinano gli argomenti degli articoli, quindi cosa scrivere in un blog aziendale. E non è l'unico vantaggio che portano! Infatti, le categorie, i tag e la SEO ci aiutano ad avere un blog con contenuti chiari, ben organizzati e ottimizzati per Google.
Vuoi ottimizzare il piano editoriale del tuo blog aziendale?
Per capire come costruire un blog aziendale e cosa scriverci, bisogna definire le categorie. Di base, le categorie sono i macro-argomenti su cui impostare il blog, e rispondono ai bisogni/interessi principali dei tuoi clienti (un’informazione che tu, e solo tu, puoi sapere al meglio!). Una volta definite, sono l'ossatura principale del tuo blog e ti aiutano a mantenere la rotta.
Di solito, le categorie di un blog non sono molte, al massimo 4 o 5. Prova a pensarle come le sezioni di un giornale dove abbiamo per esempio: Cronaca, Politica, Esteri, Cultura&Spettacoli, Sport. Ciascuna categoria raggrupperà diversi articoli. Tuttavia, per ragioni di ottimizzazione su Google, a un articolo deve sempre corrispondere solo una categoria.
Come ripetiamo spesso, fissare i tuoi obiettivi e conoscere i tuoi clienti è un passo fondamentale per delineare gli argomenti possibili e, quindi, definire le categorie. In particolare, a questo scopo ti è utile capire:
Non è necessario ricorrere per forza a grandi studi di mercato (ma questo dipende sempre dai tuoi obiettivi!). In molti casi, ti basterà fare qualche sessione ragionata di mente locale! Non preoccuparti, non è una riflessione che devi fare in completa solitudine. Se decidi di lavorare al tuo blog aziendale assieme a un'agenzia di comunicazione, questa (se è seria!) ti aiuterà a mettere a fuoco ogni aspetto nel modo migliore possibile.
Ti portiamo un esempio dal mondo del web marketing turistico. Se hai un’agenzia che vende viaggi culturali in Francia, i tuoi potenziali clienti potrebbero essere interessati non solo alle mete principali del paese, ma anche – ad esempio – alle migliori ricette francesi oppure agli ultimi libri di autori francesi pubblicati in Italia. Teniamo questo esempio (ci servirà anche dopo) e ipotizziamo alle seguenti categorie per il nostro blog immaginario: “Ricette francesi”, “Itinerari in Francia”, “Libri francesi” e “Film francesi”.
Come vedi, non sono tutte centrate sul discorso "viaggi", ma toccano anche argomenti limitrofi al nostro focus, che è "Francia". Andare a toccare argomenti inerenti ci aiuta anche in uno scopo importante: non parlare sempre e soltanto di noi. Una cosa che, alla lunga, stanca il lettore.
Ricapitolando, le categorie di un blog sono un elemento fondamentale perché:
Non hai il tempo di studiare da solo l'architettura dei contenuti del tuo blog?
Una volta definite le categorie, puoi stabilire i tag. Attenzione: per varie ragioni, questa non è una prassi strettamente necessaria. Ciò che à davvero importante per orientare la comunicazione del tuo blog sono le categorie. I tag sono un "di più" a cui possiamo ricorrere se il caso lo richiede.
I tag sono parole corrispondenti ad argomenti che classificano in modo trasversale gli articoli delle categorie. Cosa vuol dire? Vuol dire che un articolo può afferire solo a una categoria, come abbiamo detto, ma può avere più tag di riferimento. Inoltre, un singolo tag può raccogliere più articoli afferenti a categorie diverse. Ecco perché l’abbiamo definito un modo “trasversale”.
Ti ricordi le categorie del nostro blog immaginario per il tour operator che organizza viaggi culturali in Francia? “Ricette”, “Itinerari”, “Libri”, “Film”. Con i tag potremmo per esempio coprire le aree geografiche. Un tag “Provenza” o “Parigi” può benissimo essere collegato a una ricetta tipica, a un itinerario nella zona, a un libro di un autore del posto, a un film lì girato. Oppure, un generico tag “mare” può raggruppare un post delle categorie “Ricette” e “Itinerari”. E così via.
La cosa importante è che i tag siano scelti con coscienza. Quando si è alle prime armi con un blog aziendale, è facile farsi prendere dall'entusiasmo, ma poi si rischia di commettere degli errori. Se decidiamo di usare i tag, allora dobbiamo seguire delle regole auree. Per esempio, i tag:
Il trucco, quindo, è pensare alle varie combinazioni di argomenti per definire i tag da associare agli articoli. Non è un lavoro immediato, ma vedrai: può rivelarsi anche divertente! In un blog destinato a diventare molto corposo, l'uso dei tag è senza dubbio un aiuto in più per orientare il lettore tra gli argomenti di suo interesse e farglieli trovare con facilità.
Siamo quasi giunti alla fine dei tecnicismi, un altro po’ di pazienza! C'è un altro elemento fondamentale nella definizione degli argomenti di un blog aziendale, ossia le “parole chiave”. Si tratta di parole o frasi che gli utenti cercano su Google per trovare determinate informazioni. Le parole chiave che decidiamo di usare nel nostro blog dovranno essere coerenti con il cosiddetto "intento di ricerca" dei nostri potenziali clienti.
Se ci mettiamo a riflettere, infatti, possiamo definire alcune parole chiave anche solo pensando ai dubbi e alle domande dei nostri clienti. Possiamo fare una prova e digitarle su Google, per vedere quali risultati restituiscono e quali ricerche correlate propongono. Questo è un metodo un po' rudimentale, ma, se vuoi provare, ti aiuta a farti una prima idea (soprattutto dei risultati!).
Esistono poi dei software più elaborati, che noi "addetti ai lavori" usiamo d'abitudine per fare uno studio più approfondito. Tramite questi strumenti, riusciamo per esempio a capire meglio quali sono i volumi di ricerca per determinate parole chiave, qual è la loro "difficoltà", quali stringhe di ricerca correlate può essere più opportuno esplorare, e tanti altri parametri utili.
Questo tipo di ricerca ci aiuta a orientare il lavoro e decidere gli argomenti nel dettaglio. Per esempio, se vediamo che fra le stringhe di ricerca compare “Cosa visitare a Parigi in un giorno”, può valere la pena dedicare un articolo a questo argomento. Lo inseriremo nella categoria “Itinerari” e, a seconda del contenuto, vedremo a quali tag associarlo (“Parigi”, “arte” ecc…). Prima, valutiamo però sempre se gli intenti di ricerca che selezioniamo sono coerenti con i bisogni del nostro pubblico!
Inoltre, l’uso di parole chiave è determinante per la stesura degli articoli. È parte della cosiddetta “scrittura SEO”, ossia una scrittura che tiene conto delle parole chiave scelte e le usa all’interno dell’articolo. Nel nostro ipotetico post su “Cosa visitare a Parigi in un giorno”, la stringa di ricerca diventerà il titolo del post e dovrà essere ripetuta alcune volte all’interno del testo (in modo naturale, mi raccomando!).
La presenza di parole chiave nel testo migliorerà il posizionamento dell’articolo su Google e dunque le possibilità che l'articolo venga trovato su internet. Questo non è l'unico accorgimento da seguire quando si parla di "scrittura SEO": l'ottimizzazione di un testo passa anche da tanti altri fattori, ma inserire la parola chiave e dei concetti correlati senza dubbio è il primo passo.
Senza un piano editoriale SEO, ossia senza uno studio di intenti di ricerca su cui impostare i propri articoli, è molto difficile che un utente arrivi “per caso” sul vostro sito. Certo, può capitare, ma una strategia di successo raramente si basa sulla casualità! Categorie, tag e SEO sono quindi gli ingredienti per organizzare al meglio gli argomenti del tuo blog aziendale e farli trovare dagli utenti.
Ti sembra un "lavorone", come diciamo qui in Toscana? Di sicuro, quando si parla di blog aziendale, prima di mettersi a scrivere è necessario prendersi un po' di tempo per definire tutti questi aspetti. Tuttavia lo ripetiamo: non è né un lavoro che devi fare in solitudine, né un lavoro calato dall'alto da un professionista del web. La "parola chiave", in questo caso, è "collaborazione". Una buona agenzia sa affiancarti, consigliarti e testare insieme a te passo dopo passo le soluzioni scelte. Investire un po' di tempo nella definizione della struttura del blog alla lunga fa risparmiare tempo e denaro. Ed è la chiave per creare un blog strutturato, chiaro per l'utente, e capace di distinguersi in mezzo alla massa.