A cosa serve fare un sito web? Le risposte dipendono da tanti fattori, ma oggi e probabilmente sempre di più in futuro, realizzare un sito web non basta a raggiungere gli obiettivi prefissati. Sono davvero pochi quei clienti che si possono accontentare della realizzazione del sito ed evitare di investire in qualche forma di promozione online (e non solo).
Per fare in modo che le persone visitino il sito web è necessario mettere in atto qualche cosa per far sapere, come minimo, a un gruppo più o meno ampio di persone che quel sito è online.
Sembra scontato, ma vi assicuro che, quando prepariamo un preventivo per la realizzazione di un sito web, la parte dell’attività promozionale che riteniamo debba seguire l’attività di creazione del sito, ci mette un po’ in crisi.
Vorresti sapere in che modo promuovere il tuo sito?
Abbiamo ormai visto (non so se avete notato i 5 post precedenti) che un preventivo che sembra semplice racchiude un sacco di aspetti diversi (progettazione, sviluppo, grafica e usabilità, contenuti e SEO).
La promozione non è strettamente tra questi: fa parte dei passi successivi e apparentemente è un extra rispetto a quanto sopra. Ed è vero: per realizzare un sito web non è necessario, per esempio, mettere in piedi una campagna AdWords.
Nonostante questo la domanda che ci poniamo sempre è: se io, agenzia seria che non vuole prendere in giro nessuno, creo per un cliente un e-commerce per vendere i suoi prodotti, posso nascondere al suddetto cliente che l’attività non finisce lì? Sarei onesta se lo facessi? No, non credo.
E quindi devo almeno far presente che per farlo funzionare, quell’e-commerce, è necessario fare delle attività che spingano le persone ad arrivarci e magari le invoglino anche ad acquistare qualcosa.
E secondo voi, sempre in nome dell’onestà e della serietà, devo dire a quel cliente anche quanto è necessario investire in questo tipo di attività? Penso di sì. Alcuni sono più coscienti di altri, ma sono proprio gli altri che devono sapere cosa li aspetta, perché magari investono una cifra notevole per realizzare il sito e pensano che sia sufficiente. E invece, a seconda dell’attività, la cifra investita inizialmente può essere assolutamente irrisoria rispetto a quanto è necessario investire dopo.
Quello che possiamo dire è che non è necessario che siamo noi a gestire quest’attività promozionale, che per alcuni aspetti è possibile formare anche il personale interno perché lo faccia o che comunque possono anche rivolgersi a un’altra agenzia.
Ma bando alle ciance, vediamo rapidamente che cosa si può fare per promuovere un sito.
E blog e campagne offline e cartellonistica e video advertinsing e un sacco di cose che potrebbero venirci in mente…
Per anni la promozione online sembrava il paradiso, soprattutto ad aziende che prima spendevano budget infiniti nella pubblicità televisiva. Promozione definita “organica” che sembrava sufficiente a veicolare traffico di qualità verso il sito, grazie al solo costo della manodopera (e per alcuni nemmeno di quella). Questo paradiso, se mai c’è stato, è chiuso.
Facebook ha progressivamente ridotto la portata dei post non sponsorizzati, la competizione è giunta a livelli molto alti e quindi anche la “manodopera” deve essere altamente specializzata e creativa.
Lo stesso vale per la SEO: se anche funziona ancora scalare “naturalmente” le ricerche non è certo un’attività che non costa nulla in termini di tempo e investimenti.
Ti chiedi quanto costerebbe fare la promozione online?
Insomma, la promozione della propria attività online è un affar serio. Alcuni aspetti possono essere gestiti anche da chi non ha una formazione specifica (ma con grande impegno, dedizione, studio e investimento di tempo) altri invece, come ad esempio le campagne pay-per-click non è il caso di gestirle in autonomia.
Se siete interessati a tutto quello che si può fare per promuovere un sito web non dovete far altro che restare in contatto: un po’ di ferie e torniamo da voi pronti per una nuova serie tutta dedicata agli strumenti promozionali online!
Nel frattempo buone vacanze o buon rientro!