Non so se l’avete notato ma ultimamente stiamo facendo un sacco di formazione. Corsi, clienti, gruppi e singoli. Ed è proprio divertente e piacevole (spero anche per chi la vive). In questi giorni abbiamo tentato di capire perché e vogliamo raccontarvelo.
Alcune regole e procedimenti non cambiano (una pagina Facebook si apre solo in un modo, le linee guida SEO sono le stesse indipendentemente dai contenuti …) e quindi puoi tenere un “blocco di lezione” sempre più o meno simile. Però ogni cliente è diverso e quindi ogni volta devi pensare esempi, idee e suggerimenti diversi. Sia perché i settori sono raramente gli stessi, sia perché ogni cliente ha le sue conoscenze, la sua personalità e le sue predilezioni sulla base delle quali devi impostare il tuo discorso.
Insegnare non è mai un processo univoco: tu dai, ma devi anche essere pronto a ricevere. Devi ascoltare, interagire e rispondere di conseguenza.
Non mi è ancora capitato di uscire da un momento formativo senza avere qualcosa da annotarmi o tenere a mente per migliorare il mio lavoro o la prossima lezione.
L’insegnante più bravo è quello che riesce a capire bisogni, necessità e impostazioni del suo studente. Nel nostro caso è ancora più calzante: io non ti devo insegnare a tenere un blog, ti devo insegnare a tenere un blog che possa essere utile al tuo lavoro. Di conseguenza ogni volta devo studiarti: tu, il tuo target, i tuoi concorrenti. E pensare a qualcosa di nuovo, sforzandomi di ricordarmi che non sarò io a doverlo fare (e quindi ricordarmi che potrebbe non essere semplice come lo è per me che lo faccio ogni giorno).
Chi pensa che gli insegnanti sappiano già tutto e non debbano continuare a studiare è un bischero. Figuriamoci poi nel nostro mestiere dove strumenti, idee e modi di recepire cambiano alla velocità della luce.
La verità è che quando vedo le persone che si impegnano in qualcosa, ci credono e vogliono dare il meglio di sé e lo fanno mettendo in pratica ciò che gli ho detto mi emoziono e il mio cuore si riempie di orgoglio.
Non vi dico cosa succede quando vedo che è come se avessi parlato al muro...
Mi ricordo quando ho spiegato a una classe come funzionava una newsletter, dalle leggi sulla privacy alla scrittura dell’oggetto, passando per la profilazione dei destinatari. Qualcuno alla fine mi disse “Lo sai, vero, che per questo ti devi far pagare un sacco di soldi?!”. Sì, lo so, ma sono sempre gli altri che non lo sanno 🙁
Con queste argomentazioni non posso che dire “Più Formazione Per Tutti”!
E voi? Cosa ne pensate?
La questione che “ognuno dovrebbe fare il suo mestiere e quindi i social non te li gestirai mai bene da solo come se lo facessi fare a un professionista” è lunga e complessa e, per favore, affrontiamola la prossima volta. 😉