Micol gestiva l’agenzia di famiglia da ormai 30 anni. Era felice di ciò che aveva ottenuto: riconoscimenti, premi, successo e tante soddisfazioni. Certo, pretendeva tanto, ma non poteva mica allentare la corda, se l’avesse fatto, in questi 30 anni non sarebbe andata così bene…
In più non poteva permettere che quei nuovi ragazzotti l’avessero vinta, fissati con il web, chiedevano continuamente di imparare cose nuove, campagne ppc, seo, social. “Le basi - ripeteva sempre lei - è inutile posizionare cose su Google se poi non sai scrivere un payoff come si deve e non riesci ad abbinare due colori.”
La qualità avrebbe vinto, ne era sicura. Effettivamente negli ultimi anni erano un po’ calati i nuovi clienti e un paio di quelli vecchi erano andati da un’altra agenzia… Però lei lo sapeva, era solo questione di tempo, bastava aspettare che questa fissazione per l’online scemasse e le cose si sarebbero livellate da sole!
Con questi pensieri funesti si avviò, nella neve e nel freddo, verso casa. Gli altri avevano organizzato una cena natalizia, ma lei non c’era voluta andare, perché non ne aveva voglia, che senso aveva fraternizzare con dei ragazzini che tanto se ne sarebbero andati in cerca di emozioni da altre parti?
Arrivata a casa, mangiò qualcosa al volo, un buon libro e poi dritta a nanna. Cadde rapidamente in un sonno profondo.
Passò poco tempo e si svegliò di soprassalto… Una figura era seduta sul suo letto.
Era una ragazza piccola, sorridente, con gli occhi brillanti e pungenti. Le sorrise: “Buonanotte Micol - disse - vieni a fare un giro con me, voglio mostrarti una cosa”.
E improvvisamente Micol si trovò sospesa in aria a vedere una giovanissima sé, seduta alla scrivania di suo padre, che cercava di convincerlo che dovevano far sapere a tutti delle nuove tecniche e dei costi vantaggiosi: avrebbero avuto mille clienti in più.
Si ricordava quella scena: lo convinse, fecero una finta pubblicità sul giornale locale e si trovarono con un sacco di negozianti che cercavano loro. Fu un nuovo inizio, in zona, ma che dette loro le basi per espandersi.
Improvvisamente le vennero in mente le parole di Alice, in ufficio, sul fatto che forse dovevano fare qualche buona pubblicità online, AdWords, Facebook, Instagram…
La piccola figura al suo fianco la guardò e sorrise di nuovo: “Ti ricordi quanto ti battevi per cambiare le cose?”
E in un puff sparì, mentre lei cadeva nel vuoto per atterrare sul suo letto.
Eppure le sembrava di aver mangiato leggero…
Si riaddormentò con un po’ di difficoltà, ma di nuovo passò poco tempo… Un risveglio improvviso, accanto a lei una ragazza bellissima, lunghi capelli biondi, occhiali da vista, un sorriso perfetto e al collo una collana con un grande M che pareva una rapper americana. “Andiamo!” disse.
E stavolta si trovarono ad osservare una scena da sotto un tavolo (era la sua scrivania, si accorse Micol), sopra di loro una discussione accesa. Martina, la nuova arrivata dell’agenzia - lei l’aveva assunta per imparare, le sembrava particolarmente portata per le relazioni umane - le chiedeva qualche ora il venerdì per fare un corso di Social Media Marketing e lei rifiutava: “cosa mai potresti imparare a una lezione che ti dia di più di un’esperienza lavorativa?”
Una nuvola rosa e di nuovo era nel suo letto, la bionda sobria la salutò allegramente: “non ti dimenticare di ciò che hai visto!”
Micol a questo punto si addormentò con parecchia diffidenza, era sveglia o no? Non lo stava capendo più.
Nemmeno il tempo di chiudere gli occhi che sentì una presenza al suo fianco. C’era un bel ragazzo, capelli e barba scuri e ben curati, occhi profondi, una faccia molto seria. Non disse nulla, le prese la mano.
Poco dopo erano alle spalle di una persona seduta di fronte a un computer: stava contemplando i risultati di ricerca di Google, Micol vide che aveva cercato “agenzia pubblicitaria” e lei non c’era. In compenso vide parecchi suoi concorrenti.
Un battito di ciglia dopo erano nel suo ufficio, di fronte a lei il suo migliore cliente con una faccia scoraggiata: “Capisci Micol - stava dicendo - che me ne faccio di un sito se nessuno lo trova? Avrà anche la grafica più bella del mondo, ma non compaio nei motori di ricerca… Mi dispiace, ma non posso continuare a lavorare con voi, non riuscite più a fare ciò di cui abbiamo bisogno.”
Sulla guancia di Micol scese una lacrima, stava perdendo il cliente storico di suo padre, quello che le aveva permesso di crescere e non l’aveva abbandonata nemmeno in piena crisi…
Si svegliò nel suo letto, nessuno intorno a lei, stava albeggiando. Si alzò immediatamente, andò al computer e cercò corsi di formazione, iscrisse i suoi ragazzi a quelli che le sembravano i migliori e di cui le avevano parlato. Appena fu un orario decente uscì. Arrivò in ufficio sorridente e felice: “Da oggi si cambia vita. Tra due ore una riunione: preparate le vostre migliori proposte!” e uscì a comprare i pasticcini.