Neuromarketing e turismo camminano insieme. Il “Neuroturismo”, infatti, misura l’efficacia dell’esperienza di navigazione su un sito web per il turismo.
Ma come puoi applicare il neuromarketing al tuo sito internet? Il neuromarketing è lo studio scientifico sulle risposte del cervello umano agli stimoli del marketing e si basa su conoscenze e strumenti volti a ricercare le cause scatenanti dell’impulso all’acquisto di un prodotto o servizio. Perciò questa disciplina che fonde il marketing tradizionale con la neurologia e la psicologia può essere applicata anche nell’analisi dei siti web per migliorare l’esperienza di navigazione dei tuoi utenti.
Nello specifico viene definita “neuro web design”, e in pratica osserva ciò che avviene nel cervello dell’interlocutore.
Dato che uno dei compiti di un bravo web designer o copywriter è quello di rendere un sito facilmente fruibile da parte degli utenti, ti consiglio di usare gli strumenti di neuromarketing per il tuo sito web.
Se almeno un po’ ti sei incuriosito sulle applicazioni del neuromarketing al web design, colgo l’occasione per suggerirti alcuni libri sull’argomento. Inizio con il libro “Neuro web design” di Susan M. Weinschenk. L’autrice ci descrive alcuni risultati emersi da una ricerca che ha permesso di comprendere le ragioni che guidano le azioni delle persone, di capire i modi in cui le emozioni influenzano le decisioni, e di scoprire come è possibile applicare i principi della persuasione al web design in modo da incoraggiare gli utenti a "fare clic”.
Un altro libro interessante che consiglio a qualsiasi web designer è quello di Steve Krug “Don’t make me think. Un approccio di buon senso all’usabilità web e mobile”. L’autore ci ricorda che l’usabilità è diventata ormai comune e che, soprattutto grazie a Steve Jobs, quasi tutti sappiamo quanto è importante, anche se molti non sanno bene di cosa tratta. Adesso la chiamano anche User Experience Design (UXD o semplicemente UX), un termine che include qualsiasi attività o professione che contribuisce a migliorare l’esperienza utente.
Un’evoluzione partita dagli anni 2000 e che ha creato nuovi ruoli all’interno della progettazione di un sito web, facendo nascere figure specializzate e strumenti di neuromarketing che affiancano i più comuni test di usabilità con le persone.
Parliamoci chiaro, se vuoi un bel sito i test devi farli. Uno dei modi per scoprire se il tuo sito web è efficace, è quello di guardare altre persone mentre cercano di usarlo, perché non tutti la pensano come te o come il tuo web designer, e non tutti usano internet allo stesso modo.
Anche usare un solo utente come test ti farà capire che puoi migliorare il sito. Se all’inizio i test di usabilità erano molto dispendiosi, Jakob Nielsen, nel suo libro “Usability Engineering at a Discount”, fece presente che i prezzi dei test non dovevano essere così alti perché tutti i siti web ne hanno bisogno. Perciò, quando non disponi di molto denaro, alcuni strumenti online ti consentono di avere un’idea molto chiara di come gli utenti “vivono” il tuo sito. Questi test di neuromarketing “fai da te” ti offrono il vantaggio di poter apportare le modifiche necessarie per migliorare l’esperienza di navigazione dei tuoi clienti.
Mi voglio soffermare su due strumenti online di neuromarketing che trovo piuttosto utili per testare i siti web: Peek e Yandex Metrica.
Abbiamo visto che ricevere opinioni sull’usabilità del tuo sito è uno dei fattori fondamentali per creare un sito web efficace per il tuo hotel. Peek ti consente di effettuare delle registrazioni di pochi minuti sull’attività di visitatori casuali che navigano sul tuo sito e, in base a ciò che vedono, forniscono un feedback parlato relativamente alla loro esperienza sul sito. Ti potrebbe capitare, per esempio, di sentire che i tuoi interlocutori non capiscono dove è localizzata la tua struttura alberghiera, oppure ti renderai conto che hanno abbandonato il sito perché poco soddisfatti della qualità delle foto. Potresti anche imbatterti in possibili clienti che hanno difficoltà nella prenotazione delle camere. Le registrazioni dei commenti vengono inviate alla tua email e potrai sentirne gratuitamente solo alcune, ma è un numero sufficiente per capire le loro osservazioni e migliorare il sito in relazione alla tua tipologia di cliente ideale.
Un altro strumento gratuito, molto efficace per analizzare i comportamenti degli utenti sul tuo sito, è Yandex Metrica. Yandex sfrutta le mappe di calore, conosciute anche come “Heatmaps” e ci aiuta ad individuare le parti più cliccate dagli utenti sul tuo sito web. Per cui sarai in grado di capire se una call to action su un bottone non invita all’azione quanto hai sperato, oppure ti renderai conto che alcune sottopagine del sito non sono cliccate e potresti valutare di semplificarlo per migliorare l’esperienza dell’utente.
Considerato che gli utenti reagiscono e compiono azioni sul sito in base alle emozioni, alla logica e all’istinto, per analizzare i nostri comportamenti il neuromarketing utilizza queste tecniche:
Sì, perché anche il marketing e internet stanno diventando “bio” ed è nato il biomarketing dall’incontro della bioingegneria, la biometria, il design e l’informatica con l’applicazione delle neuroscienze alla comunicazione della persuasione. Giuliano Noci, nel suo libro “Biomarketing”, ci dice che in pratica si analizzano i dati del corpo umano e dell’attività cerebrale di fronte agli stimoli del marketing e della pubblicità. Dunque, se il neuromarketing vero e proprio osserva la sola attività cerebrale, il biomarketing tiene conto della sudorazione, della frequenza cardiaca e delle espressioni facciali, consentendo di avere una visione completa su cosa avviene nel rapporto mente-corpo.
Il neuromarketing applicato ai siti web per il turismo può fare davvero la differenza influenzando processo decisionale d’acquisto, ed iniziare a beneficiarne potrebbe essere un punto di svolta per la tua attività.