Comincio dicendo che ogni sito che facciamo è ottimizzato per i motori di ricerca; anche se al cliente non gliene frega niente, noi gli presentiamo un prodotto che piace anche a Google. Di conseguenza, il nostro SEO di riferimento, Marco Marino, è chiamato in causa quasi sempre.
E ammettiamolo, a volte gli chiediamo anche cose extra yStudium, quindi praticamente siamo sempre a rompergli le scatole 😉 .
Il presupposto è quindi che Marco è un santo, oltre che molto bravo, competente, carino e disponibile.
Questo però non cambia il fatto che ogni volta che gli devo fare una domanda ho paura.
Il primo approccio è sempre via mail, un po' perché mi sembra di disturbare meno e un po' perché spero sempre in una risposta rapida, secca e semplice da mettere in pratica.
Ma non succede mai. Intanto nel mezzo c’è quasi sempre un mio noiosissimo messaggio di sollecito su WhatsApp: "Marco, scusa se ti disturbo, hai letto la mail?" (da leggere con tono da puntuta professoressa di latino).
E poi Marco mi risponde sempre per telefono.
"Ti chiamo perché facciamo prima a voce"
Prima?! Prima?! Niente è prima quando lui ti chiama per spiegare.
Le risposte iniziano tutte allo stesso modo: "Dipende" "Per ora sì, ma..." "Per ora no, ma..." -_-'
Non fraintendetemi, lo so benissimo che questo è segno della bravura e competenza di Marco; del fatto che sa che "di Google non v'è certezza"; che nella SEO può cambiare tutto da un momento all'altro e che Google è interessato all'utente ed è a lui che dobbiamo prestare attenzione e quindi... Quindi "dipende", ha ragione lui. Però ragazzi, che fatica!
Lo so, il blog praticamente non è partito e io son già qui a lamentarmi con voi. Ma la verità è che questo è un omaggio a Marco-il-SEO-Marino: volevo far sapere a tutti quant'è bravo e cercare di farmi perdonare di tutti quei messaggi su WhatsApp!