Oggi 10 anni fa, ovvero il 22 aprile 2013, nasceva formalmente yStudium o meglio, la Srl che sta alle sue spalle, con l’altrettanto bizzarro nome di Homer G.
L’appuntamento meritava un post, un post che provasse a raccontare quello che siamo stati da 10 anni a questa parte, un post di pancia, niente SEO né trucchi, solo un amarcord affettuoso.
Siamo nati con un nome strano (leggete qui se cercate dettagli), con 30 persone su una terrazza a ridosso delle mura, tutti radunati da Gontrano che da allora continua a essere quello che butta il cuore oltre l’ostacolo. Lui propone idee, sempre un po’ più avanti di quello di cui stiamo discutendo. Prende la sua idea e la butta lì, guarda la forma che prende e se gli piace, la carica sottobraccio e parte. A volte sembra un po’ Don Chisciotte, a volte non torna, perché la segue finché non capisce che non era poi così buona. Ma altre volte, diciamolo, queste sue idee sono buone davvero e diventano qualcosa di straordinariamente bello!
E che hanno collaborato. Non siamo un’entità astratta, siamo un insieme di persone, variabile nel tempo. Ma un insieme di persone che, prima di tutto, credono nel valore di chi sta accanto: ogni persona che è passata di qui, come collaboratrice, cliente o fornitore ha dato un pezzo di sé ed è sempre andata via con un pezzo di noi. Sembra splatter, ma voleva essere poetico 😉
Un po’ per il discorso di sopra e un po’ perché siamo dei festaioli, crediamo che la condivisione di esperienze sia il motore della creatività, perché parlando e vivendo “altro” vengono in mente anche buone idee da sfruttare sul lavoro. E in questo la pandemia ci ha un po’ fiaccato, ma stiamo lavorando per tornare ai vecchi fasti.
NB. La creatività è un lavoro: si coltiva, si crea e risponde a regole anche abbastanza precise, con queste parole non vogliamo fare quelle che pensano che sia un dono calato dall’alto. Giusto per essere chiare.
Dal giorno zero della nostra carriera ci siamo trovati praticamente sempre a farci prendere dalle storie dei nostri clienti, a condividere gioie e dolori, a farci coinvolgere come se la loro impresa fosse un po’ anche nostra.
E com’è andata? Non sempre bene, effettivamente, perché le imprese sono degli altri e noi dobbiamo solo aiutare a comunicare. O anche perché, per dolo o semplice incomprensione, ci siamo trovati con persone a cui davi un dito e si prendevano il proverbiale braccio. Ma con questo non possiamo negare tutte le volte in cui tutto è andato davvero bene e abbiamo creato grandi cose e riscosso grandi soddisfazioni.
Lavoriamo fino alle 4 di notte per chiudere una presentazione? No, se possiamo evitarlo. Rispondiamo alle mail alle 10 di sera per far vedere che siamo sempre sul pezzo? No, se non è strettamente necessario.
Crediamo però che per fare bene questo lavoro, ci vogliano amore, dedizione e passione.
Ma cerchiamo sempre di ricordare a noi stessi e ai nostri clienti che la serenità, la salute e le amicizie sono altrettanto importanti per lavorare bene.
Sarà quello che è già stato, ma meglio.
L’obiettivo per i prossimi 10 anni è continuare ad avere grandi sogni e grandi idee da lanciare oltre l’ostacolo; circondarsi di sempre più persone che ci insegnano qualcosa; vivere esperienze che portano belle intuizioni; farci coinvolgere dalle storie di clienti e ricordarci sempre che tutto questo funziona perché è il lavoro che vogliamo fare in una buona parte della nostra vita.
Se siete passati da via Maffi anche solo per 5 minuti dal 2013 a oggi, sappiate che siete una di quelle persone che ci ha fatto crescere un po’. Ve ne siamo grati e grate. Ripassate, se volete.